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I nostri mandala solo per te

Ti ha incuriosito il nostro post sui Mandala? Abbiamo preparato per te un piccolo speciale da scaricare. Non ci sono regole, solo la tua fantasia, un angolino tranquillo e un po’ di tempo tutto per te.

Sei pronto? Scaricalo qui.


Read More 28/02/2019
disegno mandala

Una tecnica meditativa molto apprezzata è quella del Mandala, attualmente tanto in voga. Letteralmente “contenitore dell’essenza”, Mandala è un termine derivante dal sanscrito e può essere anche tradotto come “cerchio o ciclo”.
Il mandala vanta una tradizione antichissima: la prima forma, una ruota solare scoperta in Africa, risale al paleolitico, mentre il modello più moderno è la struttura “E8” del fisico Antony Garret Lisi.
Da sempre presente nella cultura tibetana-buddhista come il composto di cinque elementi, corrispondenti agli elementi dell’universo, il mandala si ritrova anche nella tradizione induista come yantra (lett. strumento), ma se ne differenzia per la rappresentazione particolareggiata delle figure. Nello scorso secolo è diventato oggetto di studio della psicologia occidentale, in particolare dello psichiatra Carl Gustav Jung che ha associato il mandala a una struttura radicata nell’inconscio.


Il suo centro, a cui tutto arriva e tutto riparte, è come il fulcro dell’anima, dove poter ritrovare energia e armonia. Di per sé, in quanto concentrico, fornisce una struttura rassicurante e può essere utile a raccogliere aspetti significativi del mondo interiore: da sempre il cerchio è simbolo di perfezione e di eternità. Per realizzare un mandala ci si può affidare a disegni preesistenti o creati a mano libera da riempire poi di colore. La libertà di colorare la figura, efficace rimedio per rilassarsi e migliorare la concentrazione, farà diventare il mandala un esemplare unico. È stato osservato che se anche cento persone colorano lo stesso mandala si vedrà un risultato finale differente. Questa attività è indicata non solo per i bambini ma anche per gli adulti.
Perché allora non tornare a prendere in mano un colore come si faceva ai tempi della scuola e mettersi in gioco?

Read More 21/02/2019
caprese al cucchiaio in bicchiere di vetro

Già voglia di un piatto fresco? Perché non rivisitare la caprese in versione “mousse”? Golosa e originale, potrete gustarla come piatto unico oppure farne delle piccole verrine da antipasto.

 

COSA SERVE:

1 carota

1 costa di sedano

1 scalogno piccolo

Olio Evo

200 g di passata di pomodoro

Sale e pepe

1 foglio di gelatina

250 g di mozzarella di bufala

50ml di panna da cucina

 

PREPARAZIONE:

Lavate e private della buccia 1 carota, 1 costa di sedano e 1 scalogno piccolo. Tritate tutto finemente e fate rosolare in una padella con un filo di olio extravergine di oliva.
Aggiungete 200 g di passata di pomodoro e cuocete per 10 minuti aggiustando di sale e pepe.
Immergete 3 fogli di gelatina in acqua tiepida per 5 minuti, quindi strizzateli e incorporateli al sugo mescolando bene.
Lasciate raffreddare, versate il budino nei bicchierini e mettete a riposare in frigorifero per 2 ore.
Tagliate a cubetti 250g di mozzarella di bufala, quindi metteteli nel recipiente del mixer insieme a 50ml di panna da cucina, sale e pepe e azionate per 3-4 minuti.
Stendete uno strato di mousse di mozzarella sopra al budino di pomodoro e terminate suddividendo 100g di pesto nei bicchierini.

Read More 14/02/2019
donna nella posizione yoga tadasana

Inizia oggi l’appuntamento fisso con la rassegna delle asana dello yoga.
In questo piacevole “percorso didattico”, ti illustreremo le caratteristiche del movimento, il modo migliore per eseguirlo e i benefici che ne conseguono.
La prima asana di cui vogliamo parlare è la montagna.


Questa posizione, di primo impatto, potrebbe sembrare semplice, perché l’illusione di una postura eretta con i piedi piantati a terra fa pensare a qualcosa di estremamente rilassante e di poco impegnativo.
Invece non è così; in questa asana il corpo è attivo, la sommità della testa spinge verso l’alto, il petto è aperto, le mani sono attive con i palmi rivolti verso il corpo e anche i quadricipiti sono attivi.
Per eseguire bene Tadasana occorre radicare bene i piedi a terra e il coccige verso il basso. Se la posizione della montagna è bene seguita, migliora la postura, la muscolatura della schiena si allunga e si sviluppa la capacità di radicamento, non solo a livello fisico ma anche mentale.

Tasadana: “I piedi si radicano nella terra attraversandola, dalla vita in su scivoliamo verso lo spazio: questo dinamismo tra terra e cielo crea un progressivo dissolversi delle tensioni, alleggerendo la schiena e regalando un senso di grande stabilità. Tutti i piani del nostro essere si integrano in questo gioco di due polarità.

Read More 7/02/2019
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